Luis Alberto De Cuenca | Poesie varie

Scelte e tradotte in italiano da Marcela Filippi Plaza COLLIGE, VIRGO, ROSAS Fanciulla, strappa le rose, non aspettare domani. Tagliale a br...

Scelte e tradotte in italiano da Marcela Filippi Plaza



COLLIGE, VIRGO, ROSAS


Fanciulla, strappa le rose, non aspettare domani.
Tagliale a brandelli, forsennatamente,
senza fermarti a pensare se sono buone o guaste.

Che non ne resti nemmeno una. Distruggi i rosai 
che troverai sul tuo cammino e lascia le spine
per i tuoi compagni di scuola. Godi
della luce dell'oro finché puoi e rendi
la tua bellezza a quel dio paffuto e malinconico
che va per i giardini instillando veleno.

Godi di labbra e lingua, frantumati di piacere
con chi lo concede e non permettere che l'autunno
ti colga con la pelle inaridita e senza un uomo
(almeno) divorandoti i lineamenti dell'anima.

E che la nera morte ti sottragga di quanto ti ha deliziato.


COLLIGE, VIRGO, ROSAS


Niña, arranca las rosas, no esperes a mañana. 
Córtalas a destajo, desaforadamente, 
sin pararte a pensar si son malas o buenas. 

Que no quede ni una. Púlete los rosales 
que encuentres a tu paso y deja las espinas 
para tus compañeras de colegio. Disfruta 
de la luz y del oro mientras puedas y rinde 
tu belleza a ese dios rechoncho y melancólico 
que va por los jardines instilando veneno. 

Goza labios y lengua, machácate de gusto 
con quien se deje y no permitas que el otoño 
te pille con la piel reseca y sin un hombre 
(por lo menos) comiéndote las hechuras del alma. 

Y que la negra muerte te quite lo bailado.


POLITICAL INCORRECTNESS

per Alicia

Sii buona, dimmi cose scorrette
dal punto di vista politico. Un esempio:
che sei bionda. Un altro esempio: che l'Occidente
non ti sembra un mostro di barbarie
dedito al sordido compito
di distruggere il pianeta. Un altro: che il multi-
culturalismo è un nuovo fascismo,
soltanto più grossolano, o che ti diverti
nel picchiare un pedagogo o uno psicologo,
o che il Mediterraneo ti fa orrore.

Dimmi cose che portino direttamente
alle fiamme, dimmi atrocità
che contestino verità assolute
come: "Non credo nell'uguaglianza". O dimmi
cose terribili come che mi ami
anche se non sono del tuo sesso,
che mi ami completamente, alla follia,
per sempre, come amavano prima
le femmine della Terra.


POLITICAL INCORRECTNESS


para Alicia


Sé buena, dime cosas incorrectas
desde el punto de vista político. Un ejemplo:
que eres rubia. Otro ejemplo: que Occidente
no te parece un monstruo de barbarie
dedicado a la sórdida tarea
de cargarse el planeta. Otro: que el multi-
culturalismo es un nuevo fascismo,
solo que más hortera, o que disfrutas 
pegando a un pedagogo o a un psicólogo,
o que el Mediterráneo te horroriza.

Dime cosas que lleven a la hoguera
directamente, dime atrocidades
que cuestionen verdades absolutas
como: «No creo en la igualdad». O dime
cosas terribles como que me quieres
a pesar de que no soy de tu sexo,
que me quieres del todo, con locura,
para siempre, como querían antes
las hembras de la Tierra.


VARIAZIONE SU UN TEMA DI MIMNERMO


Oltre ai doni che dispensa Afrodite,
lontano dai piaceri della carne, cosa resta
che possa risultare moderatamente piacevole,
quando la cosa principale ci ha lasciato per sempre?

Non è solo bruttezza ciò che porta la vecchiaia,
ma anche meschinità. Da vecchi, contempliamo
il mondo con rancore. Ci sembra impossibile
che tutto sia finito così presto, e agrottiamo
le sopracciglia, e cominciato a detestare parole
come "giovane", "freschezza", "floridezza", "estate",
e diventiamo torbidi, con accumuli permanenti
nell'anima, invidiosi di quanto ci circonda.

Quei corpi trionfanti, quegli sguardi puliti
e ingenui, quei seni eretti, quelle cosce
compatte continuano a tentare la nostra carne
flaccida, inutile, annosa. Continuano ad istigarci

come prima. Ma prima non eravamo invisibili
per essi, e ora siamo a malapena ombre
che escono sulla loro scia, regioni devastate
dall'età, ripugnanti reliquie d'altri tempi.


VARIACIÓN SOBRE UN TEMA DE MIMNERMO


Fuera de los regalos que dispensa Afrodita,
lejos de los placeres de la carne, ¿qué queda
que pueda resultar medianamente grato,
cuando lo principal nos dejó para siempre?

No es solo fealdad lo que trae la vejez,
sino también ruindad. De viejos, contemplamos
el mundo con rencor. Nos parece imposible 
que haya acabado todo tan pronto, y se nos frunce
el ceño, y comenzamos a detestar palabras
como ‘joven’, ‘frescor’, ‘lozanía’, ‘verano’,
y nos hacemos turbios, con posos permanentes
en el alma, envidiosos de cuanto nos rodea.

Esos cuerpos triunfantes, esas miradas limpias
e ingenuas, esos pechos erguidos, esos muslos
compactos continúan tentando nuestra carne
fofa, inútil, añosa. Siguen soliviantándonos
como antes. Pero antes no éramos invisibles
para ellos, y ahora somos apenas sombras
que salen a su paso, regiones devastadas 
por la edad, repulsivas reliquias de otro tiempo.


APRI TUTTE LE PORTE


Apri tutte le porte: quella che conduce all'oro,
quella che porta al potere, quella che nasconde il mistero
dell'amore, quella che occulta il segreto insondabile
della felicità, quella che ti dà la vita
per sempre nella gioia di una visione sublime.

Apri tutte le porte senza mostrarti curioso
senza prestare importanza alle macchie di sangue
che schizzano i muri delle stanze
proibite, nemmeno ai gioielli che rivestono i tetti,
né alle labbra che cercano le tue nell'ombra,
né alla parola santa che scruta nelle soglie.

Disperatamente, civilmente,
trattenendo il riso, asciugandoti le lacrime,

sul bordo del mondo, alla fine della strada,
sentendo come sibilano le pallottole nemiche
intorno e come cantano gli usignoli,
non dubitare, fratello: apri tutte le porte.
Anche se non ci sia niente dentro.


ABRE TODAS LAS PUERTAS


Abre todas las puertas: la que conduce al oro,
la que lleva al poder, la que esconde el misterio
del amor, la que oculta el secreto insondable
de la felicidad, la que te da la vida
para siempre en el gozo de una visión sublime.

Abre todas las puertas sin mostrarte curioso
ni prestar importancia a las manchas de sangre
que salpican los muros de las habitaciones
prohibidas, ni a las joyas que revisten los techos,
ni a los labios que buscan los tuyos en la sombra,
ni a la palabra santa que acecha en los umbrales.

Desesperadamente, civilizadamente,
conteniendo la risa, secándote las lágrimas,
en el borde del mundo, al final del camino,
oyendo cómo silban las balas enemigas
alrededor y cómo cantan los ruiseñores,
no lo dudes, hermano: abre todas las puertas.
Aunque nada haya dentro.


LA MALMARITATA


Mi dici che Juan Luis non ti comprende,
che pensa solo ai suoi computer
e che non ti presta attenzione nelle notti.
Mi dici che i tuoi figli non ti servono,
che danno solo problemi, che si annoiano
di tutto e che sei stanca di sopportarli.
Mi dici che i tuoi genitori sono vecchi,
che sono diventati taccagni ed egoisti
e tu non sei più la loro regina come prima.

Mi dici che hai compiuto i quaranta
e che non è facile ricominciare,
che gli unici uomini con cui hai a che fare
sono i colleghi di Juan all'IBM
e non ti piacciono i dirigenti.
E io, cos'è che dipingo in questa storia?
Cosa vuoi che io faccia? Che uccida qualcuno?
Che faccia un colpo di stato libertario?

Ti ho amato come un pazzo. Non lo nego.


Ma è stato molto tempo fa, quando il mondo
era una luminosa alba
che non hai voluto condividere con me.
La nostalgia è uno spregevole passatempo.
Torna ad essere quella che eri. Vai in palestra
truccati di più, stira le rughe
e mettiti vestiti sexy, non essere sciocca,
che forse Juan Luis torna a vezzeggiarti,
e i tuoi figli vadano in campeggio,
e i tuoi genitori muoiano.


LA MALCASADA


a Jon Juaristi



Me dices que Juan Luis no te comprende,
que sólo piensa en sus computadoras
y que no te hace caso por las noches.

Me dices que tus hijos no te sirven,
que sólo dan problemas, que se aburren
de todo y que estás harta de aguantarlos.

Me dices que tus padres están viejos,
que se han vuelto tacaños y egoístas
y ya no eres su reina como antes.

Me dices que has cumplido los cuarenta
y que no es fácil empezar de nuevo,
que los únicos hombres con que tratas
son colegas de Juan en IBM
y no te gustan los ejecutivos.

Y yo, ¿qué es lo que pinto en esta historia?
¿Qué quieres que haga yo? ¿Que mate a alguien?
¿Que dé un golpe de estado libertario?
Te quise como un loco. No lo niego.
Pero eso fue hace mucho, cuando el mundo
era una reluciente madrugada
que no quisiste compartir conmigo.

La nostalgia es un burdo pasatiempo.
Vuelve a ser la que fuiste. Ve a un gimnasio,
píntate más, alisa tus arrugas
y ponte ropa sexy, no seas tonta,
que a lo mejor Juan Luis vuelve a mimarte,
y tus hijos se van a un campamento,
y tus padres se mueren. 

 

PRESTO DIMENTICHERAI TUTTO


Presto dimenticherai tutto.
Presto ti dimenticheranno.
La nostra materia prima è l'oblio.
Dov'è quel passaggio del Nibelungenlied,
dove quello sguardo di fuoco inestinguibile,
dove quella visione del tuo nudo
tra le ombre della biblioteca,
dove quelle parole che risuonarono, crudeli,
per tanti anni,
nella mia anima?

Dove sono?
Dove sono finite?
Il bene il male, il bello e quanto terribile
della tua infima esistenza è passato, nella stessa
maniera in cui son passati gli imperi e le rose,
i fumetti del sabato,
le lacrime di paura e d'impotenza
che la notte con la sua morte quotidiana portava.

La tua memoria è sul punto di andarsene per sempre
e di lasciarti da solo, senza ricordi.


Presto dimenticherai tutto.
Presto ti dimenticheranno.



PRONTO OLVIDARÁS TODO

Pronto olvidarás todo.
Pronto te olvidarán.

Nuestra materia prima es el olvido.
Dónde está aquel pasaje del Nibelungenlied,
dónde aquella mirada de fuego inextinguible,
dónde aquella visión de tu desnudo
entre las sombras de la biblioteca,
dónde aquellas palabras que resonaron, crueles,
durante tantos años, 
en mi alma.

Dónde están. 
Qué se hicieron. 
El bien y el mal, lo hermoso y lo terrible
de tu ínfima existencia pasaron, de la misma
manera que pasaron los imperios, las rosas, 
los tebeos del sábado,
las lágrimas de miedo y de impotencia
que traía la noche con su muerte diaria.

Tu memoria está a punto de irse para siempre
y de dejarte solo, sin recuerdos.

Pronto olvidarás todo.
Pronto te olvidarán.


ESTATE ETERNA


C'è chi ci dice: «Amici, questa storia
non durerà molto. L'inverno si avvicina».
E gli diciamo: «Siamo signori
dell'estate. L'inverno non giungerà da noi.
Finché il corpo resista,
canteremo canzoni per dimenticare il freddo.
Nelle canzoni è sempre estate».


VERANO ETERNO

Hay quien nos dice: «Amigos, esta historia 
ya no va a durar mucho. El invierno se acerca».
Y le decimos: «Somos caballeros 
del verano. El invierno no llegará a alcanzarnos.
Mientras el cuerpo aguante,
cantaremos canciones para olvidar el frío.
En las canciones es verano siempre».


MEMORIA DEI TUOI OCCHI AL RISVEGLIO


Toglimi la ghirlanda della tua risata
da sopra la tomba, rubami
il postumo ricordo dei tuoi baci,
consegnami alla notte dell'oblio
totale, che è finalmente quel che tocca
in questa congiuntura della morte,
ma c'è qualcosa che mai otterrete 
né tu né la tenebra che mi copre,
ed è che io muoia senza ricordare,
anche fosse per un secondo, il viso
che mi porgevi nell'aprire gli occhi
ogni mattina, quel viso pieno
di vita,  quegli occhi iniziandosi
nella festa del mondo, nella gioia
di esistere, e che ora, dall'altra parte
dello specchio, in qualche magica forma,
guidano i miei passi nell'oscurità.


MEMORIA DE TUS OJOS AL DESPERTAR


Quítame la guirnalda de tu risa
de encima de la tumba, róbame
el póstumo recuerdo de tus besos,
entrégame a la noche del olvido
total, que es finalmente lo que toca
en esta coyuntura de la muerte,
pero hay algo que nunca lograréis
ni tú ni la tiniebla que me cubre,
y es que me muera sin hacer memoria,
aunque sea un segundo, de la cara
que me ponías al abrir los ojos
cada mañana, de esa cara llena
de vida, de esos ojos iniciándose
en la fiesta del mundo, en la alegría
de existir, y que ahora, al otro lado
del espejo, de alguna forma mágica,
guían mis pasos en la oscuridad. 



JULIA


Finché ci saranno città, chiese e mercati,
e traditori, e leggi ingiuste e bandiere;
finché i fiumi continueranno a gettare la loro sporcizia
nel mare e i venti soffieranno sulle montagne;
finché cadrà la neve e voleranno gli uccelli,
e il sole sorgerà e tramonterà, e gli uomini si uccideranno; 
finché qualcuno tornerà, distrutto, nella sua stanza
e disegnerà nell'aria la V della vittoria;
finché vivranno l'odio, l'amicizia e lo stupore,
e si romperà la terra per far crescere il grano;
finché tu ed io cercheremo il modo d'incontrarci
e il nostro incontro sarà poco più che il silenzio,
io ti starò amando, vita mia, nell'ombra,
finché il mio petto respirerà, finché la mia voce raggiungerà
la scia della tua fuga, finché il congedo
di questo amore si prolungherà lungo le strade del tempo.


JULIA

 
Mientras haya ciudades, iglesias y mercados, 
y traidores, y leyes injustas, y banderas; 
mientras los ríos sigan vertiendo su basura 
en el mar y los vientos soplen en las montañas; 
mientras caiga la nieve y los pájaros vuelen, 
y el Sol salga y se ponga, y los hombres se maten; 
mientras alguien regrese, derrotado, a su cuarto 
y dibuje en el aire la V de la victoria; 
mientras vivan el odio, la amistad y el asombro, 
y se rompa la tierra para que crezca el trigo; 
mientras tú y yo busquemos el medio de encontrarnos 
y nuestro encuentro sea poco más que silencio, 
yo te estaré queriendo, vida mía, en la sombra, 
mientras mi pecho aliente, mientras mi voz alcance 
la estela de tu fuga, mientras la despedida 
de este amor se prolongue por las calles del tiempo. 


AMOUR FOU


I re s'innamorano delle loro figlie più giovani.
Lo decidono un giorno, mentre i cortigiani
discutono sul rito di qualche cerimonia
dimenticata e che deve tornare dall'oblio.

I re si innamorano delle loro figlie, le amano
con fruste di ghiaccio, possessivi, feroci,
osceni e terribili, agonizzanti, folli.
Affinché nessuno possa sposarle, pongono
enigmi insolubili a quanti pretendenti
aspirino alla mano di principesse. Mai
si sono visti tanti principi sgozzati invano.

I re sono si annichiliscono con le loro figlie più giovani,
si sconquassano, si dilaniano ogni notte nel letto.
Di giorno, esse si allontanano sulle navi del sogno
ed essi dettano le leggi, solenni e adombrati.


AMOUR FOU

 
Los reyes se enamoran de sus hijas más jóvenes. 
Lo deciden un día, mientras los cortesanos 
discuten sobre el rito de alguna ceremonia 
que se olvidó y que debe regresar del olvido. 

Los reyes se enamoran de sus hijas, las aman 
con látigos de hielo, posesivos, feroces, 
obscenos y terribles, agonizantes, locos. 

Para que nadie pueda desposarlas, plantean 
enigmas insolubles a cuantos pretendientes 
aspiran a la mano de las princesas. Nunca 
se vieron tantos príncipes degollados en vano. 

Los reyes se aniquilan con sus hijas más jóvenes, 
se rompen, se destrozan cada noche en la cama. 
De día, ellas se alejan en las naves del sueño 
y ellos dictan las leyes, solemnes y sombríos.


LUIS ALBERTO DE CUENCA (Madrid, 29 dicembre 1950) è un ellenista spagnolo, filologo, poeta, traduttore, saggista, editorialista, critico ed editore letterario. È membro a pieno titolo dell'Accademia Reale di Storia, membro dell'Accademia di Belle Lettere di Granada, membro del Consiglio Reale di Fondazione del Museo del Prado e membro della giuria per il Premio Principessa delle Asturie per la Letteratura. Santos Domínguez Ramos, prestigioso critico letterario spagnolo, definisce la poesia di Cuenca come: «Una voce lirica plurale che coniuga tradizione e modernità non solo nel campo espressivo, ma anche nel repertorio tematico, aprendo canali di comunicazione tra cultura classica e di massa, tra il mondo greco-latino e universo pop, tra l'epopea medioevale e il comico, tra cinema e letteratura.Una delle chiavi fondamentali dell'opera di Luis Alberto de Cuenca è la capacità di assumere nel suo sguardo un mondo bifronte e di trasmetterlo nella sua poesia in un ammirevole esercizio di integrazione». È una poetica che completa, che armonizza gli opposti e fonde cultura e vita, distanza ironica e passione sentimentale, comunicazione e conoscenza, linguaggio letterario e linguaggio quotidiano, malessere e celebrazione. Tali elementi eterogenei contribuiscono a generare una poesia figurativa che ha i suoi riferimenti tematici in materie come l'amore, la memoria o l'amicizia, la sua cornice spaziale negli ambienti urbani e i suoi modelli formali nella narratività, nell'iperrealismo e nella linea chiara. Ogni poesia ha una vocazione narrativa che potrebbe essere il seme di una storia in cui realtà e desiderio, memoria e presente, linguaggio colloquiale e allusioni colte, vita e arte, esperienza e letteratura danno le chiavi di lettura a una poetica della fusione che rende compatibili, nella voce del poeta, la disinvoltura mondana e la classicità».

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