Javier Lostalé | Undici poesie tradotte da Marcela Filippi Plaza

1.- CONFESSIONE Scrivo perché mi salva, perché è l'unica cosa che mi resta, perché fissa un suono, delle luci, il finale di un atto d...


1.- CONFESSIONE


Scrivo perché mi salva, perché è l'unica cosa che mi resta, perché fissa un suono, delle luci, il finale di un atto d'amore, lo scenario di qualche ora di desiderio. Scrivo perché sono insieme a me quelli che non ci saranno mai, perché abbasso il mare dal tavolo dove appoggio il foglio e rimango quieto nel ricordo di un corpo, e prolungo alcune voci fino a perdere la cognizione del tempo (giorni e anni insieme, stretti in un istante che mi lascia indifeso). Scrivo perché quando nello schiudere il seno di una parola trovo l'illuminazione ultima del bacio, perché pronuncio da solo la mia unica verità: quella che poi smentisco con la mia vita. Scrivo perché c'è un pianto intimo che mi purifica dal momento in cui comincio a scrivere segni sul foglio, perché faccio mie le cose dal loro respiro umano e posso vivere ciò da cui sono stato esiliato. Scrivo per essere giovane e per nutrire una speranza radicale, per avere ciò che non ho e ascoltare ciò che non mi hanno mai detto. Scrivo perché l'inganno non è mai stato così bello.


CONFESIÓN


Escribo porque me salva, porque es lo único que me queda, porque fija un sonido, unas luces, el final de un acto de amor, el escenario de unas horas de deseo. Escribo porque están conmigo los que ya nunca estarán, porque bajo el mar desde la mesa donde apoyo la cuartilla y me quedo quieto en la memoria de un cuerpo, y prolongo unas voces hasta perder la noción del tiempo (días y años juntos, apretados en un instante que me deja sin defensa). Escribo porque al abrir el seno de una palabra encuentro la iluminación última del beso, porque pronuncio a solas mi única verdad: ésa que después desmiento con mi vida. Escribo porque hay un llanto íntimo que me purifica desde que comienzo a hacer signos en el papel, porque poseo las cosas desde su respiración humana y puedo habitar aquello de lo que fui desterrado. Escribo para ser joven y alimentar una esperanza radical, para tener lo que no tengo y escuchar lo que nunca me dijeron. Escribo porque nunca fue más bello el engaño.


2.- BALLA


Balla, balla
con quell'ombra
che ha accompagnato la tua vita
e nella quale non hai saputo rinascere.

Balla, balla
finché non ti sarai arreso
nel suo paradiso
che non ti appartiene.
Stringi il suo corpo
così tuo 
che non fai che cancellare
con le tue mani e con tuoi occhi.

Balla, balla
con la sua idea
che in te si incarna
come un cuore ferito.

Gira, gira il tuo bacio
intorno a un sole spento,
mentre nel tuo petto ci sono maree 
che si ripetono malate.
Apri tutte le porte e finestre
affinché ti inondi la luce 
di chi non ti aspetta,
ma col quale non smetti di ballare
fino a consumarti.
 


BAILA


Baila, baila
con esa sombra
que acompañó tu vida
y en la que no supiste renacer.

Baila, baila
hasta caer rendido
en su paraíso
que no te pertenece.
Aprieta su cuerpo
tan tuyo que no haces sino borrar
con tus manos y tus ojos.

Baila, baila
con su idea
que en ti se encarna
como un corazón herido.

Gira, gira tu beso
alrededor de un sol apagado,
mientras hay mareas en tu pecho
que se repiten enfermas. 
Abre todas las puertas y ventanas
para que te inunde la luz
de quien no te espera,
pero con el que no dejas de bailar
hasta consumarte. 


3.- RITORNI


La luce che oggi avvolge la tua casa,
mentre vi torni,
è la stessa che un giorno ti ha cancellato
nella gioia passeggera di saperti amato.
Tanto è che non sei tu
quello che ora in solitudine cammina,
bensì colui che non ha mai smesso di arrivare
smarrito nell'unico paesaggio
della memoria accesa di un altro essere.
Perciò ti fermi un momento
in cui, separato dal mondo,
sentire di nuovo la voce
di chi non esiste più,
ma che ora ti concede
il dono immortale
di tornare a nascere dentro al suo oblio.


REGRESA


La luz que envuelve hoy tu casa,
mientras a ella regresas,
es la misma que un día te borró
en la dicha pasajera de saberte amado.
Tanto es así que no eres tú
el que ahora en soledad camina,
sino aquél que nunca acabó de llegar
extraviado en el único paisaje
de la memoria encendida de otro ser.
Por eso un momento te detienes
para, separado del mundo,
escuchar de  nuevo la voz
de quien ya no existe,
pero que ahora te otorga
el don inmortal
de volver a nacer dentro de su olvido.


4.- CIMITERO E ROSA


Tra il vapore dorato e penetrante della vecchia birreria
(legno, schiuma, cerchio bollente di sottobicchieri)
che prolungava tutte le mattine il desiderio del tuo corpo 
e il piccolo cimitero con le bouganvilles
ci sono appena pochi passi,
c'è appena un passaggio di luce
che spiega ora, non so quanti anni dopo,
le silenziose orbite che ha tracciato nel nostro sangue l'oblio
mentre l'insolazione del tatto
distruggeva sulla sua alta terrazza di pelle
qualsiasi segno o simbolo
con cui avremmo potuto sconfiggere il tempo.
Da solo, con la memoria di uno sconosciuto
che non si riconosce in ciò che aveva amato,
ho varcato la soglia del piccolo camposanto
e nelle orbite vuote di tutto ciò che mi aveva calcinato
ho piantato una rosa
per vedere se il profumo racconta ancora
ciò che non ha più voce.


CEMENTERIO Y ROSA


Entre el vapor dorado y punzante de la vieja cervecería
(madera, espuma, hirviente círculo del posavasos)
que prolongaba todas las mañanas el deseo de tu cuerpo
y el pequeño cementerio con buganvillas
apenas hay unos pasos,
apenas hay un pasadizo de luz
que explica ahora, no sé cuántos años después,
las silenciosas órbitas que trazó en nuestra sangre el olvido
mientras la insolación del tacto
destruía en su alta terraza de piel
cualquier signo o símbolo
con el que pudiéramos vencer al tiempo.
Solo, con la memoria de un extraño
que no se reconoce en lo que amó,
he traspasado el umbral del pequeño camposanto
y en las cuencas vacías de todo lo que me calcinó
he plantado una rosa
para ver si todavía el perfume cuenta
lo que ya no tiene voz.


5.- CHI  AMA


Chi ama
attraversa la frontiera
con un unico paesaggio dentro.

Chi ama
raddoppia la velocità del suo pensiero
affinché qualcuno respiri
attraverso il polmone della sua memoria.

Chi ama
rimane privo di palpito
dinanzi a chi non viene oggi
sebbene il suo orizzonte sia domani.

Chi ama
è sempre avanti
con il suo sguardo da cieco.

Chi ama
trema da così tanto non sapere
quale sia la sua unica fede.

Chi ama
arde senza calendario
in tutte le stagioni.

Chi ama
ascende così in alto
che non trova più il suo posto
fuori da quel che è amato.

Chi ama
sveglio entra in un sogno
dal quale non vuole svegliarsi di nuovo.

Chi ama
senza mai essere stato amato
scrive ora questa poesia
nella quale si va cancellando,
mentre la sua scrittura
non cessa di sanguinare.  

QUIEN AMA 


Quien ama
cruza la frontera
con un único paisaje dentro.

Quien ama
dobla la velocidad de su pensamiento
para que alguien respire
a través del pulmón de su memoria.

Quien ama
se queda sin pulso
ante quien no viene hoy
aunque su horizonte sea mañana.

Quien ama
se  adelanta siempre
con su mirar de ciego.

Quien ama
tirita de tanto no saber 
lo que es su única fe.

Quien ama
arde sin calendario
en todas las estaciones.

Quien ama
asciende tan alto
que ya no encuentra su lugar
fuera de lo amado.

Quien ama
despierto entra en un sueño
del que no quiere volver a despertar.

Quien ama
sin nunca haber sido amado
escribe ahora este poema
en el que se va borrando,
mientras su escritura
no deja de sangrar.     

6.- ALBERO


Quel piccolo albero
non cerca rifugio
in nessun sguardo umano.
Ogni giorno accoglie sé stesso
fino a raggiungere senza memoria
la sua profonda pienezza,
e così distribuire la sua grazia
senza sentire altra risposta
che il quieto volo 
del suo stesso respiro.
Quell'albero sei tu
solitario canto innamorato,
nel mezzo di un paesaggio
che anche muto ti risponde 
fino a far giorno
in tutto ciò che non sai
ma che già ti inonda con la sua luce.

ÁRBOL


Ese árbol pequeño
no busca amparo
en ninguna mirada humana.
Cada día se recibe a sí mismo
hasta alcanzar sin memoria
su honda plenitud,
y así repartir su gracia
sin escuchar otra respuesta
que el vuelo quieto
de su propia respiración.
Ese árbol eres tú,
solitario canto enamorado, 
en medio de un paisaje
que mudo también te responde
hasta amanecer
en todo lo que no sabes
pero que ya te inunda con su luz.


7.- ANCORA GUARDI


Ancora guardi con amore
a chi senza amore si allontana,
perciò ogni giorno sei creato
nell’insolazione della sua distanza.
Ancora vai incontro
a ciò che senza figura
palpita la sua eternità dentro di te.
Ritornare allora non puoi
a nessun luogo della tua vita,
poiché appartieni solo
a chi ti nomina
e si spegne al menzionarlo.
Come nel mare,
la linea del tuo orizzonte
si confonde col cielo
di chi non c’è più
e così il tuo amore senza destino
canta doppia solitudine 
nella sua unica immensità.


AÚN MIRAS


Aún miras con amor
a quien sin amor se aleja,
por eso cada día eres creado
en la insolación de su distancia.
Aún sales al encuentro
de lo que sin figura
late su eternidad dentro de ti.
Regresar luego no puedes
a ningún lugar de tu vida,
pues sólo perteneces
a quien te nombra
apagándose en su nombrar.
Como en el mar,
la línea de tu horizonte
se confunde con el cielo
de quien ya no está,
y así tu amor sin destino
doble soledad canta
en su única inmensidad.

8.- NUVOLE


Non hanno memoria le nuvole,
il loro transito è uno specchio in volo
si consuma nella libertà di luce variabile.
C’è bisogno appena di alzare gli occhi
per sentire il lieve peso delle sue forme,
così ignorante della nostra insonnia
così come la piccola solitudine di alcuni passi.
Angeli vigili di chiarori e tempeste
bruciano le nuvole il petto adolescente
col loro tiepido affanno di paglia.
E se un vento di ombre le attraversa
tremano navi fantasma in ogni finestra
mentre in fondo mani materne 
si posano su un silenzio blu.
Oro di sogni sempre sospeso
depositano le nuvole nel cuore più solitario,
e il nuotatore attraversa il fiume
nella propria costellazione accecato.
Al loro passaggio le torri riassumono
l'intima tensione del paesaggio,
e tra le valli l'aria più alta
irradia il suo segreto.
Nel loro lucente dissolversi 
le nuvole ci ignorano,
ma c'è in loro un fuggitivo soffio carnale
che ci annoda senza tempo né destino
alla pulsazione universale di ciò che non è ancora concepito.


NUBES


No tienen memoria las nubes,
su tránsito de espejo en vuelo
se consuma en libertad de luz cambiante.
Apenas necesitamos levantar los ojos
para sentir el leve peso de sus formas,
tan ignorantes de nuestro desvelo
como de la soledad pequeña de unos pasos.
Ángeles insomnes de claridades y tormentas
queman las nubes el pecho adolescente
con su sofoco tibio de pajar.
Y si un viento de sombras las cruza
tiemblan navíos fantasma en cada ventanal
mientras al fondo manos maternas
se posan en un silencio azul.
Oro de sueños siempre en vilo
depositan  las nubes en el corazón más solitario,
y el nadador cruza el río
en su propia constelación cegado.
A su paso las torres resumen
la tensión íntima del paisaje, 
y entre valles el aire más alto
irradia su secreto.
En su luciente desvanecimiento
las nubes nos ignoran,
pero hay en ellas un fugitivo soplo carnal
que nos anuda sin tiempo ni destino
a la universal pulsación de lo aún no concebido.


9.- SOLITARIO


Ha il solitario tutta la luce dentro,
per questo convoca sé stesso a notte perpetua
senza far mai finire d’albeggiare.
Nubile vive nel quieto astro del suo sonno,
piantato il suo cuore in latitudine senza sponde.
Fedele esiliato al proprio destino
misura ciò che è infinito attraverso i battiti,
e redime tanta assenza
con un avvento di ombre in quiete.
Apre solchi il pensiero del solitario
fino a toccar l'embrione dell’illuminato,
e ciascun dei suoi desideri
si consuma nella veglia con polso
di un profondo essere senza nessuno.
Affrancato da qualsiasi respiro
sa riempirsi il petto di maree silenziose,
e la sua meta è sempre nella partenza.
Senza firmamento si denuda il solitario
mentre è amato da ciò che non esiste.
Il suo destino è rinascere
nella sorda trasparenza dell'oblio.


SOLITARIO


Tiene el solitario toda la luz dentro,
por eso se convoca a noche perpetua
sin dejar nunca de amanecer.
Núbil vive  en el astro quieto de su sueño,
hundido su corazón en latitud sin orillas.
Exiliado fiel a su propio destino
mide lo infinito mediante latidos, 
y redime tanta ausencia
con un adviento de sombras en calma.
Abre surcos el pensamiento del solitario
hasta tocar el embrión de lo iluminado,
y cada uno de sus deseos
se consuma en la vigilia con pulso
de un  hondo ser  sin nadie.
Desclavado de cualquier respiración
sabe llenar su pecho de mareas silenciosas,
y su meta está siempre en la partida.
Sin firmamento se desnuda el solitario
mientras es amado por lo que no existe.
Su destino es renacer
en la sorda transparencia del olvido.

10.- DOVE  SEI?


Dove sei, creatura senza amore della mia vita?
Come un pianeta silenzioso mi avvolge la tua luce
che tu non conosci e io non raggiungo.
Quieta cammini verso di me
dentro al tuo angelo addormentato
che con la sua aura di sogno
mi sveglia al tuo fianco,
bella creatura senza nome né corpo
alla cui ombra mi abbandono
nel tempo e nello spazio prima del desiderio,
poiché lì dove esisti
una forma muta
in solitudine si ricrea.
Pura assenza della mia vita,
fede senza dio in cui mi sveglio,
concepiscimi nel tuo profondo battito senz’aria
affinché, insieme, ci dimentichiamo
nello stesso amore deserto.


¿DÓNDE ESTÁS?


¿Dónde estás, criatura sin amor de mi vida?
Como un planeta silencioso me envuelve tu luz
que tú no sabes y yo no alcanzo.
Quieta caminas hacia mí
dentro de tu ángel dormido
que con su halo de sueño
me despierta a tu lado,
bella criatura sin nombre ni cuerpo
a cuya sombra me entrego
en tiempo y espacio anterior al deseo,
pues allí donde existes
una forma muda
en soledad se recrea.
Pura ausencia de mi vida,
fe sin dios en que amanezco,
concíbeme en tu profundo latido sin aire
para que, juntos, nos olvidemos
en el mismo amor desierto. 


11.- CIELO COMPLETO


Non ti pentire di nulla:
la tua esistenza brilla già
nel suo cielo completo,
lì dove vita e morte
sono la stessa tenebra bianca.
Che nulla nella tua biografia cicatrizzi
affinché siano le sue ferite a scriverla.
Non cercare nessun altro tesoro
al di là di ciò che è perduto dentro di te.
Sei ormai solo coscienza
resa alla più bella espropriazione,
quella che tu hai scelto
senza spegnere mai il fuoco
della sua prima perturbazione lunare.
Abbandonato e senza territorio
non tornare da dove sei,
poiché non c'è spazio più profondo
di quello di un'anima che dimora nella sua solitudine.


CIELO COMPLETO



De nada te arrepientas:
tu existencia brilla ya
en su cielo completo,
allí donde vida y muerte
son la misma tiniebla blanca.
Que nada en tu biografía cicatrice
para que sean sus heridas quienes la escriban.
Que ningún otro tesoro busques
más allá de lo perdido dentro de ti.
Conciencia eres ya sólo
rendida a la más bella desposesión,
la que tú elegiste
sin apagarse nunca el fuego
de su primera turbación lunar.
Abandonado y sin territorio
no regreses de donde estás,
pues no hay espacio más hondo
que el de un alma habitándose en soledad.



JAVIER LOSTALÉ (Madrid, 1942), radioamatore che è stato in prima linea nei più importanti programmi RNE dedicati alla poesia (grazie a lui poesia e radio non sono antagoniste), El Ojo Critico e La Estación Azul. Il suo apporto è stato pubblicamente riconosciuto di gran valore culturale, per il quale gli è stato concesso il Premio Nazionale per la Promozione della Lettura. La poesia di Javier Lostalé è poesia riflessiva e celebrativa allo stesso tempo. È una meditazione permanente sulle grandi incertezze che incombono sull'uomo contemporaneo e sugli ambiti più sensibili dell'esperienza personale. Intimità, amore, memoria, meditazione sulla poesia stessa, ricerca nel paesaggio di quegli spazi in cui il buio riempie di luce e illumina gli spazi meno conosciuti dell'anima. È anche un poeta molto amato dalle nuove generazioni, un poeta sempre in linea con la modernità e sempre pronto ad aiutare i poeti giovani.

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