Angelo Barile | Poesie 1930-1963
USCIRE DALLA VITA COME QUANDO Uscire dalla vita come quando s’esce di chiesa in un finale d’organo: s’avventa l’anima a scale prodigiose, tr...
USCIRE DALLA VITA COME QUANDO Uscire dalla vita come quando s’esce di chiesa in un finale d’organo: s’avventa l’anima a scale prodigiose, tr...
La cultura di un paese è ancorata nella sua letteratura, e ogni letteratura ha le sue radici nella poesia, che storicamente ha sempre preced...
Va dato atto, in premessa alla mia relazione, tanto all’amministrazione comunale qui rappresentata dal sindaco Franco Durso e dall’assessore...
Era stato suo padre a volerla chiamare a tutti i costi Leucàdia. Solo per bisogno il giovane Oronzo Saracino aveva dovuto emigrare da Le...
Trattenimiento siesto de la jornata primma Zezolla, ’nmezzata da la maiestra ad accidere la matreia e credenno co farele avere lo patre pe m...
[Roma, febbraio 1970] Caro Sandro, non è forse giusto ch'io dica a te cose che riguardano te, e che ti dipingono con tanto amore. Io h...
Primo momento. Il mio telefono era poco più che un orologio. Anzi, per come lo usavo, era soltanto un orologio. Lo guardavo infatti soltanto...
Viaggiando in macchina, succede di ritrovarsi su una strada dalla quale ti rendi conto di non poter uscire: vanno tutti troppo veloci, sorpa...
Il paradosso dei Lirici greci A distanza di quasi settant’anni dalla loro prima pubblicazione, i Lirici greci di Quasimodo sono p...
Bernardino Lamis, professore ordinario di storia delle religioni, socchiudendo gli occhi addogliati e, come soleva nelle piú gravi ...
– Eh, no! – disse il dottor Maggioli. – Non si tratta di creatura umana nel vero senso della parola; “preumana”, tutt’al piú! ...
I. Nel 1926 Arrigo Cajumi, tracciando una parabola dei primi venticinque anni del secolo, scriveva: «E da due altri scrittori ...
1. Piango il rimorchio perduto dietro la stangata di nascere o di vivere, è lo stesso. Vetusta carnagione il gioco fatuo questo disprezzo ...