Storia, segreti, strategie: L’impresa veneta in scena
La pièce «Your song», regia e sceneggiatura di Giancarlo Marinelli, protagonista Ivana Monti, prima nazionale al liceo da Vinci di Treviso,...
«Uno spettacolo che è un omaggio a una donna protagonista del mondo economico nel Veneto - spiega Marinelli - , ma vuole narrare anche l’evoluzione dell’impresa veneta, la degenerazione del capitalismo, la differenza tra ieri e oggi. Un’impresa non è mai qualcosa di normale, è straordinaria. Il nome stesso fa rima con “sorpresa”. E poi, pensandoci, azienda, fabbrica, impresa sono tutti termini femminili...» L’escamotage narrativo utilizzato da Marinelli è l’intervista che la nota imprenditrice veneta, inseguita da tutti i media del mondo, decide di concedere dopo vent’anni a un oscuro giornaletto austriaco. Perchè la super manager sceglie proprio una testata minore e un giornalista quasi sconosciuto per raccontarsi? E’ uno dei tanti «nodi» misteriosi che la pièce teatrale svelerà, uno dopo l’altro. Un viaggio tra passato e futuro, tra interrogativi e risposte, un dialogo in cui entrambi i personaggi riflettono su un territorio e sul significato del fare impresa. «E’ in assoluto una novità che una prima teatrale nazionale parta da una scuola - fa notare Ennio Bianco, che si occupa di Cultura per Confindustria Treviso -. E questo è l’esempio di un linguaggio diverso con cui abbiamo voluto narrare l’impresa, motore dello sviluppo economico, sociale e civile, partendo dai giovani.
Uno spettacolo pieno di riferimenti letterari, denso di contenuti, che mette a fuoco bene il senso della responsabilità legato al fare impresa. E rivela anche come le aziende siano sopravvissute nella storia al nazismo e a tanti altri momenti difficili». Tiziana Stefanel, responsabile della Cultura di Confindustria Treviso, insieme a Bianco, aggiunge: «Il teatro come luogo dell’eccellenza della rappresentazione e del racconto di un’Italia in movimento. L’impresa non è mai solo profitto e regole di bilancio, ma è il fulcro in cui nascono e si alimentano relazioni tra individui, organizzazione e territorio, generatore di cultura in senso lato». Dal felice incontro tra i vertici di Confindustria Treviso e Giancarlo Marinelli, grazie all’impegno comune nel premio Comisso, è nato dunque questo progetto innovativo, che per la prima volta porta in scena l’impresa, celebrandola come qualcosa di speciale. E narrandola attraverso il linguaggio universale del teatro. Non a caso la pièce di sabato mattina a Treviso, è rivolta agli studenti, ma aperta a tutti. «Nel fare impresa si esprimono comportamenti e valori che non possono essere confinati nel perimetro aziendale, ma pervadono la società intera - conclude Tiziana Stefanel - . E la ispirano fino a diventare patrimonio culturale collettivo». Economia, storia, letteratura e anche un mistero (che sarà svelato solo alla fine) si fondono nella pièce di Marinelli. Ma il passato cosa può insegnare a un imprenditore di oggi? «La forza delle aziende di un tempo era la condivisione con gli operai - spiega il regista e scrittore -, il “creare insieme”, la fabbrica era vissuta come qualcosa di comune». © corrieredelveneto.corriere.it