Ana Maria del Re Guinand | Poesie edite e inedite
La poesia della venezuelana Ana María Del Re raccolta finora in tre splendidi libri (Trazos, Nocturnos e La noche todavía) è un magnifico es...
La poesia della venezuelana Ana María Del Re raccolta finora in tre splendidi libri (Trazos, Nocturnos e La noche todavía) è un magnifico esempio di concisione espressiva. La brevità, che in alcuni dei suoi cultori non ha smesso di essere una semplice forma, acquista in lei la difficile profondità di una poetica. Quell’apparenza dei suoi testi, più che una retorica, è un dialogo con l’istante. A partire dalle poesie di Trazos la sua opera esplora una luminosa concentrazione della parola. Lo fa perché le interessa di più l’emozione vissuta in essa («la sua nostalgia/la sua intima penuria») che lo sfoggio verbale che potrebbe riprodurla. Più vicino alla trasparenza che alla maschera —per dirlo con parole a lei molto care— Ana María Del Re vive e indaga anche di notte: una notte in cui il sole resta alle finestre, con la sua rosa bianca, sola, «fino all’arrivo dell’alba». Traduttrice e studiosa della poesia in diverse lingue, Ana María Del Re ha lasciato, per le sue poesie, lo spazio della limpidezza, sebbene ci sia cultura —e ce n’è— nella sua vita. E di ciò i lettori le sono grati.
E questi nella presente selezione apprezzeranno, oltre al paesaggio della notte, alcune pagine che sono corpo. Per essere più preciso, poesie che sono un palpito. Come si sa, i palpiti non durano a lungo. Hanno, nel dire di San Tommaso, «l’abbondanza giusta». Io stesso ora, leggendo Ana María Del Re, sento che nel silenzio «canta un Uccello» sulla pagina, e io rispondo.
Si riempie la notte e qui rimango.
Freddy Castillo Castellanos
Versione italiana di Marcela Filippi Plaza
***
La poesía de la venezolana Ana María Del Re, reunida hasta ahora en tres espléndidos libros (Trazos, Nocturnos y La noche todavía) es un magnífico ejemplo de concisión expresiva. La brevedad, que en algunos de sus cultores no ha pasado de ser una simple forma, adquiere en ella la difícil hondura de una poética. Esa primera apariencia de sus textos (51 palabras tienen los dos poemas más largos de esta selección), antes que una retórica, es un diálogo con el instante. Desde los poemas de Trazos su obra explora una luminosa concentración de la palabra. Lo hace porque le importa más la emoción vivida en ella («su nostalgia/ su íntima penuria») que el despliegue verbal que podría reproducirla. Más cerca de la transparencia que de la máscara —para decirlo con vocablos de su afecto—, Ana María Del Re también vive e indaga en la noche: una noche en la que el sol permanece en las ventanas, con su rosa blanca, sola, “hasta que llegue el alba”. Traductora y estudiosa de la poesía en varios idiomas, Ana María Del Re ha dejado para sus poemas el espacio de la limpidez, por más cultura literaria que haya –la hay— en su vida. Y eso se lo agradecemos los lectores.
En esta selección apreciarán, además del paisaje de la noche, unas páginas que son cuerpo. Mejor dicho, unos poemas que son un latido. Como se sabe, los latidos no duran mucho. Tienen, al decir de Santo Tomás, “la abundancia justa”. Yo mismo ahora, leyendo a Ana María Del Re, siento que en medio del silencio “canta un pájaro” en la página, y que yo le respondo.
Se llena la noche y aquí me quedo.
Freddy Castillo Castellanos
Poesie di Ana María del Re scelte e tradotte da Marcela Filippi Plaza
ma la sua nostalgia
la sua intima penuria
*
il tuo nome
segno appena
*
piccolissima
illumina il cielo
Dura solo un instante
il prolungato
istante
in cui la guardo
*
cresce nel giardino contiguo
Nessuno ha osato guardarlo
*
sulle rive del Gran Lago
e vediamo fiorire i tulipani
Di nuovo il tuo volto
attraversato dal raggio
la mano che accarezza
la rotondità perfetta dell’istante
Arrivano sussurri
arrivano raffiche
Tutta la notte il sole
alle finestre
Il non ancora detto
l’imminente
il suo fermo splendore
*
e di alte maree?
Arsero tanti soli
quell’estate
Forse il mare
è l’indizio
di un mormorio
più profondo
Tra desideri
e nostalgie
la vita passa
come la poesia
da: Trazos (1990)
*
No escribes el poema
sino su nostalgia
su íntima penuria
*
Palabra escindida
tu nombre
trazo apenas
*
pequeñísima
alumbra el cielo
Dura sólo un instante
el prolongado
instante
en que la miro
*
crece en el jardín contiguo
Nadie ha osado mirarlo
*
a orillas del Gran Lago
y vemos florecer los tulipanes
Es de nuevo tu rostro
cruzado
por el rayo
la mano que acaricia
la redondez perfecta del instante
Llegan susurros
llegan ráfagas
Toda la noche el sol
en las ventanas
Lo todavía no dicho
lo inminente
su firme resplandor
*
y pleamares?
Ardieron tantos soles
aquel verano
Quizás el mar
sea el indicio
de un murmullo
más hondo
Entre deseos
y nostalgias
se nos pasa la vida
como el poema
de: Trazos (1990)
***
sul ramo della quercia
Un uomo solitario
attraversa il bosco
con una bussola rotta
Sento il crepitare
di cristalli
un grido che dice il mio nome
*
anima mia
Lasciati sedurre dal silenzio
Non è ancora finita
la notte
*
è sola
in mezzo alla notte
Non ha paura
conosce il suo destino:
essere rosa bianca
fino all’arrivo dell’alba
*
illuminata
nella gran sala
dai tendaggi rossi
Le sue mani lunghe
e ondulanti
tracciano segni incrociati
in aria
Spunta il giorno nella città di bronzo
un orologio di sabbia si ferma
un candelabro cade
Il cavaliere dalla spada
scruta in un angolo
e impugna l’arma
da: Nocturnos (1998)
en la rama
del roble
Un hombre solitario
cruza el bosque
con una brújula rota
Escucho un crujir
de cristales
Un grito que me nombra
*
alma mía
Déjate seducir por el silencio
Aún no ha cesado
la noche
*
está sola
en medio de la noche
No siente miedo
conoce su destino:
ser rosa blanca
hasta que llegue el alba
*
iluminada
en la gran sala
de cortinajes rojos
Sus manos largas
y ondulantes
trazan signos cruzados
en el aire
Amanece en la ciudad de bronce
Un reloj de arena se detiene
Un candelabro cae
El caballero de la espada
acecha en un rincón
y empuña el arma.
de: Nocturnos (1998)
dell’acqua
nel canale oscuro
Un airone bianco
immobile
sulla pietra
Filiera di alte luci
che ancora non illuminano
Case addormentate vicino al canale
tutte uguali
a esse stesse
Dove conduce
questa quiete?
*
del deserto
il tatto delle dune
La tua mano scivolando
sulla tiepida pelle
della pagina
Il poema
una palpitazione
nel buio
*
di averti accanto a me
nella penombra
di una stanza
intatta
L’uno nell’altro
L’uno sognandosi
nell’altro
mentre scorre
la notte
*
e tu così lontano
Forse ti sveglieranno
altre albe
altre voci
Qui le acque
han portato via tutto
tranne il tuo nome
*
un altro gli risponde
Bastano due voci
per riempire la notte
*
di notte
a volte
non sono passeggianti
sono quelli
che ritornano
alla ricerca
della loro ombra
*
degli uccelli
nella mattina
limpida
Noi ascoltandolo
*
recita antichi versi
che solo ascolta
il vento
*
concedici Signore
la parola accesa
da: La noche todavía (2007)
del agua
en el canal oscuro
Una garza blanca
inmóvil
sobre la piedra
Hilera de altas luces
que aún
no alumbran
Casas dormidas junto al canal
todas iguales
a sí mismas
¿Hacia dónde conduce
esta quietud?
*
del desierto
el tacto
de las dunas
Tu mano deslizándose
por la piel tibia
de la página
El poema
un latido
en lo oscuro
*
de tenerte a mi lado
en la penumbra
de una habitación
intacta
Uno en el otro
uno soñándose
en el otro
mientras sigue
la noche
*
y tú tan lejos
Acaso te despierten
otros amaneceres
otras voces
Aquí las aguas
se lo han llevado todo
menos tu nombre
*
otro le responde
Bastan dos voces
para llenar la noche
*
Los que caminan
de noche
a veces
no son paseantes
Son aquellos
que regresan
en busca
de su sombra
*
El canto
de los pájaros
en la mañana
limpia
Nosotros escuchándolo
*
recita antiguos versos
que sólo escucha
el viento
*
concédenos Señor
la palabra encendida
de: La noche todavía (2007)
***
Tra i vecchi muri
Qualcuno la guarda
*
Sulle torri bianche
Tutto è silenzio
*
il cipresso è solo
sulla collina
*
la solitaria notte
custodisce un segreto
da: Haiku (Inedito)
Crece una rosa
Entre los viejos muros
Alguien la mira.
*
Cae la noche
Sobre las torres blancas
Todo es silencio.
*
Llega el invierno
el ciprés está solo
en la colina.
*
En el otoño
la solitaria noche
guarda un secreto.
de: haikús (Inédito)
***
quel sapore di ciliegie
il sentiero sulla collina
la cappella solitaria
Mi rendi
il tempo
sul filo
di una spada
(Inedito)
aquel sabor a cerezas
el sendero en la colina
la capilla solitaria
Me devuelves
el tiempo
en el filo
de una espada.
(Inédito)
ANA MARÍA DEL RE GUINAND (Caracas 1944-2019). Poeta e traduttrice. Laureata in lettere e in francese presso l’Università Centrale del Venezuela. Ha conseguito un Master in Letteratura ispanoamericana presso l’Università Simón Bolívar dove è stata docente dal 1975 fino al 2000 ed è stata una delle coordinatrici dell’Atelier Letterario “Anagrama”. Ha fequentato corsi di specializzazione per il dottorato in letteratura presso l’Università La Sorbonne (Parigi). Ha tradotto i poeti italiani Umberto Saba, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Mario Luzi, Roberto Mussapi; J. R. Wilcock; il poeta francese Eugene Guillevic. Ha tradotto in italiano il libro Amante del poeta Rafael Cadenas. Ha pubblicato i libri di poesia Trazos (Barcellona, Spagna, 1990), Nocturnos, Nocturnes (Soumagne, Belgio, 1998, edizione bilingue) e La noche todavía (Caracas, Bid & Co. Editore, 2007), La nuit encore (Agneaux, France, Eds. du Frisson Esthétique, 2014. Edizione bilingue). E ‘stata responsabile della selezione, prologo, cronologia e bibliografia dell’opera poetica del cileno Humberto Díaz-Casanueva (Biblioteca Ayacucho, Caracas, 1988). Traduzioni in spagnolo e in italiano: Juan Rodolfo Wilcock, Poesie. Prólogo, selezione e traduzione. Caracas, Editorial Fundarte, Col. Breves, N. 31, 1985. 52 pagg; Umberto Saba, Il canzoniere. Antologia poetica e lettere scelte. Introduzione, selezione, traduzione, cronologia e note. Caracas, Monte Avila editores, 1990. 176 pagg; Eugene Guillevic, Del reino. Presentazione, traduzione e intervista . Caracas, Monte Avila editores y Equinoccio, edizioni dell’Università Simón Bolívar, 1997. 193 pagg; Roberto Mussapi, El polvo y el fuego. La polvere e il fuoco. Antologia poetica. Traduzione e note. Caracas, coedizione della Casa della Poesía J.A. Pérez Bonalde con l’Istituto Italiano di Cultura. 1999. 91 pagg.; Eugene Guillevic, Magnificat (Include tre libri di poesia: Magnificat, Ella, Del silencio). Presentazione, traduzione e note. Caracas, Fondo editorial Pequeña Venecia, N.96, 2002. 119 pagg. Edizione patrocinata dall’Ambasciata di Francia in Venezuela; Eugenio Montale, Selezione di poesie, in Mostra della poesia. Gli italiani/ Los italianos. Los venezolanos/ I venezuelani. Edizione bilingue italiano-spagnolo. Caracas, Bid & Co. editore, Collana Poesis, 2008. Edizione patrocinata dall’Università Centrale del Venezuela, Edizioni della Biblioteca, EBUC; Rafael Cadenas, Amante. Edizione bilingue spagnolo-italiano. Caracas, Bid & Co. editore, Collana Poesis, 2011. Edizione patrocinata da Trefymaca C.A.; Carlo Collodi, Las aventuras de Pinocho. Historia de un muñeco/Le avventure di Pinocchio; Storia di un burattino. Caracas, Fundavag, 2017; Giuseppe Ungaretti, Selezione di poesie e saggi. Di prossima pubblicazione.