Da: Vuoti a rendere L’amore, il tempo e le mancanze (Raccolta Inedita)
1.- ORO E PETROLIO
L’amore è un pugno nel ventre,
oro e petrolio.
L’amore è grembo e placenta,
nutre, ma non sazia
2.- CUORE ACERBO
Filo nella cruna dell’ago
ricamano
nuovi giorni
le stagioni dell’amore.
Sciolto groviglio
nel blu
un cuore acerbo
stropiccia il cielo,
ago nella mia mano
ricama un banale ti amo.
3.- VUOTO A RENDERE
Stamattina
ho chiesto al cuore
cosa sia l’amore.
Una mano
ha disegnato un bacio
sul mio seno sgualcito.
Un piede,
fra le lenzuola
ha tracciato sentieri
in cerca dei suoi passi
fra le mie gambe
corte come bugie
a buon mercato.
Un bacio
è fiorito sulle mie labbra
e un fiore
in quell’istante
è sbocciato
dove io non so.
Ho bevuto il caffè.
Ho ingoiato le risposte.
L’amore è un vuoto a rendere.
4.- OLTRE LA PANIA
Ho camminato
portando addosso
quarantadue anni
di dimenticanza.
La mosca ronza
in abito da sposa
nel mio ventre.
Gracida la rana nella gola.
Ho mani piene
di carezze morte.
Piene di ruggine
le valvole del cuore.
Nascondo la gioia
tra i capelli.
Negli occhi
la neve degli inverni
nascosti oltre la Pania.
5.- STORIE
sussurrate aru vientu
storie di fimmini
forti come d’estate
i temporali.
Sono fatta di storie
adultere e lontane.
Sono fatta di semine
e raccolti,
canti e cunti.
Sono fatta di generosi
perdoni,
mancate scuse.
Sono fatta di partenze
e di arrivi,
di fughe
e di ritorni.
Sono fatta di storie coraggiose
e non le tradirò.
6.- L’AMORE DIFFICILE
Ventisei Luglio duemilaventuno,
rumori timidi di un pomeriggio afoso.
Non ci sono annunci di felicità nuove.
Si sente la cicala,
l'acqua cheta di una fontana,
un vento caldo che non smuove niente.
Si sente un cinguettio,
l'io che rimbomba, rimbalza, avanza.
A passo incerto, incauto, indecente,
inciampa nei desideri,
l'improvvisato acrobata.
Ha sete, l'egoista, beve
vino e non si inebria.
Cade nel lento ozio
di un tempo pigro.
Giù,
guarda il cielo dal basso,
spariglia il gioco.
Nascosto sotto pelle
c'è l'asso da giocare.
È il sale che manca
al pane altrui,
la rima facile,
l'amore difficile.
7.- RITORNI
È tornato il pettirosso
poggia sul davanzale
un grano di sale.
di una donna mancina.
È tornata la gazza ladra.
Ruba il caffè,
ride di me,
della tazza sbreccata
stretta nella mano mancina.
Sono tornata anch'io
da lì a qui
da sud a nord
da sinistra a destra
da te a me
dalla terra al cielo
dal falso al vero
dal sale al pane
dal fiele al miele
dall'amore all'amore.
8.- 2 DICEMBRE 2021
Strappo luce
alla pioggia.
Imparo a sostare
sulle cose,
a scivolare
senza volontà.
9.- MIRACOLI
Inezie buone
sottratte
alla distrazione,
sommate
al calore
dell’ultimo sole,
alla voglia di sentire
il mio corpo vivo,
alla sacra preghiera
di un insetto,
inconsapevole
della perfezione che indossa.
10.- IL TEMPO
Il tempo
sul mio corpo
è neve sulla strada,
esige obbedienza,
tiranneggia i sensi.
Fumo negli occhi,
impietoso,
acceca.
Sono materia
che si corrompe.
Neve sporca.
Frutto maturo
che teme il sole.
11.- EGOCENTRICA
Sono la luna
mai piena,
la casa
vuota
Prigioniera
della pelle,
delle stelle
nascoste
fra le lenzuola.
Sono rugiada
a Maggio,
brina
a Novembre.
Sono guscio, nuvola, matita.
Sono una storia
poco seria,
un incidente,
una coincidenza.
Sono la festa,
la candela accesa.
Sono la resa
incondizionata
al mio sangue.
12.- TEMPO PERSO
Serpeggia
l’anima mia.
Si annida,
animale
randagio,
fra il seno
e l’ombelico.
Nata odalisca,
schiava selvaggia,
straniera
senza identità.
Serva di déi inferi,
bevo vino,
lecco miele.
Accendo fuochi,
catturo stelle,
le conto
prima di dormire,
prima di partire
per tornare
all’origine
del mio tempo
perso.
13.- PENSIERI NUDI
I pensieri nudi
tremano e sudano,
sono il castigo e la pena,
la cena del condannato a morte,
la buona sorte del mercante,
il gioco di chi bara senza colpa.
Nuda è la tristezza tremante,
la gioia che ingombra,
l’allegria sincera.
Nuda sono io
vestita solo di nuvole e stracci.
14.- GINOCCHIA
Scorrono
sull'aspra superficie del tempo.
Dolci mandorle al mattino,
pietre dure al tramonto.
Nodi aggrovigliati e docili.
i vecchi
si tengono le ginocchia
come si tiene il rosario
per pregare.
I giovani,
al contrario,
non sanno vederle.
Forse,
qualcuno sa ancora
spiarle sotto le gonne.
Gli amanti le ignorano,
non hanno tempo
da perdere in dettagli.
Io, invece, sì.
15.- SOSTARE
Fa bene
sostare in stazione.
Sono una maschera
in mezzo a tante.
Protagonista
e comparsa,
senza arte
nè parte.
Randagia,agitata
da domate passioni.
Un grumo duro
di contraddizioni.
Un pugno di sogni,
una folata di vento.
Una,
fra tante,
possibili conseguenze.
DORIS BELLOMUSTO (Cosenza, 02/09/1979), si è laureata in lettere classiche presso l’Università della Calabria, insegna materie letterarie presso il “Liceo G. Pascoli” di Barga, in provincia di Lucca, dove vive dal 2011. Non ha mai dimenticato né i suoi studi classici né le sue radici meridionali. Dalle sue inestinguibili nostalgie sono nate le raccolte di poesie Come le rondini al cielo, Edizioni Tracce, pubblicata nel Marzo 2020 e Fra l’Olimpo e il Sud, Poetica Edizioni, 2021. Alcune sue poesie sono risultate vincitrici in occasione di concorsi letterari e pubblicate all’interno di antologie di autori vari.